Comunicato Stampa: Premi Pezcoller - EACR 2021, 20 aprile 2021
Lotta al cancro: assegnati i tre premi europei (due inediti) alla ricerca
Novità nel 2021. La Fondazione Pezcoller conferma il premio Pezcoller per il giovane ricercatore europeo (in collaborazione con l’associazione europea di ricerca sul cancro - EACR) e lo rende annuale, ed inoltre istituisce per la prima volta due nuovi riconoscimenti: uno specifico alle donne nella ricerca ed uno al giovane promettente ad inizio carriera.
Questi i vincitori, tra la Svizzera e il Regno Unito: il premio ai giovano ricercatori va alla prof.ssa Andrea Ablasser di Losanna, il riconoscimento alle donne nella ricerca sul cancro alla prof.ssa Karen Vousden di Londra e quello ai giovani ricercatori ad inizio carriera al dott. Sam Behjati, di Cambridge.
I vincitori saranno presentati al congresso europeo dell’EACR a giugno.
Trento, 20 aprile 2021 – La Fondazione Pezcoller scommette sulla ricerca e guarda al futuro. La pandemia ha reso evidente l’importanza fondamentale della ricerca per prevenire e sconfiggere le malattie.
La Fondazione, che già organizza un Premio internazionale di grande prestigio ai più affermati scienziati in campo oncologico, allarga ora il proprio sostegno alla ricerca in campo europeo premiando i giovani e le donne, nel primo caso incoraggiando i talenti del futuro che saranno in grado di individuare nuovi percorsi e scoperte per sconfiggere il cancro, e nel secondo caso riconoscendo uno specifico valore al lavoro delle donne ricercatrici.
I premi sono realizzati in collaborazione con l’associazione europea di ricerca sul cancro (EACR). I tre vincitori verranno presentati al Congresso Europeo dell’EACR (9-12 giugno 2021).
Ciascuno di loro terrà la relativa Pezcoller Lecture, di fronte ad una platea di migliaia di ricercatori europei collegati on line.
Chi sono i tre vincitori
§ Premio al giovane ricercatore europeo ad Andrea Ablasser
Il premio è stato assegnato alla prof.ssa Andrea Ablasser di Losanna (Svizzera), vincitrice del “Translational Cancer Researcher Award”, selezionata tra tredici candidature pervenute da tutta Europa.
Laurea in Medicina all’Università di Monaco, post Doc all’Università di Bonn, è ricercatrice alla Scuola Politecnica Federale di Losanna dove, dal 2019 è Professore Associato.
Autrice di circa 45 pubblicazioni scientifiche di altissimo rilievo, con oltre 6.400 citazioni e nonostante la giovane età (38 anni) ha già ricevuto numerosi riconoscimenti e premi nazionali ed internazionali.
La motivazione. La sua ricerca ha chiarito un complesso meccanismo dell’immunità innata: il sistema di difesa che si attiva appena l’organismo incontra un DNA estraneo o anomalo, derivante da virus, batteri o danno tissutale. Si tratta di un campanello d’allarme che è capace di attivare e coordinare una complessa sequenza di reazioni infiammatorie.
Quando il sistema funziona bene, difende efficacemente l’organismo contro i portatori o responsabili del DNA estraneo o anomalo.
Quando però il sistema non è ben regolato, è responsabile di numerose malattie autoimmuni, infiammatorie, degenerative ed anche il cancro.