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Ricerca contro il cancro: il premio Pezcoller-AACR 2021 ad Hans Clevers
§ Annunciato stamani dal presidente della Fondazione Pezcoller
Enzo Galligioni il vincitore del Premio Pezcoller - AACR 2021.
È Hans Clevers, scienziato olandese pioniere nello studio delle cellule staminali intestinali e dello sviluppo del tumore al colon.
La cerimonia di consegna a Trento è condizionata dall’andamento dell’emergenza sanitaria. Si spera di poter organizzare l’evento in presenza al Teatro Sociale in autunno, oppure in modalità virtuale.
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Novità di quest’anno: al Premio per un giovane ricercatore europeo si aggiungono i Premi alle donne nella ricerca e a giovani ricercatori promettenti.
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L’impegno economico della Fondazione Pezcoller ammonta nel 2021 ad oltre 385.000 euro tra premi internazionali (100.000 euro), borse di studio e di dottorato (225.000 euro), Simposi e iniziative varie (60.000 euro).
Trento, 3 marzo 2021 – È
Hans Clevers il vincitore del
Premio Pezcoller - AACR 2021 per la ricerca sul cancro. L’annuncio è stato dato stamani dal presidente della Fondazione Pezcoller
Enzo Galligioni in una conferenza stampa ospitata dalla Cooperazione Trentina.
“Il prof. Clevers è stato pioniere nello studio delle
cellule staminali intestinali e dello
sviluppo del tumore al colon. Il suo inedito sistema per studiare la crescita delle cellule staminali normali e tumorali attraverso mini-organi chiamati “organoidi” – ha affermato Galligioni - è usato nei laboratori di tutto il mondo perché consente di creare in laboratorio condizioni simili alla situazione in vivo e permette di sviluppare terapie personalizzate per ogni paziente.
Per sintetizzare con una immagine, come nell’accensione del motore di un’auto è necessaria la chiave e la serratura corrispondente, così Clevers ha identificato la chiave (gene Wnt) e la serratura (il recettore Lgr5), necessarie per innescare la proliferazione delle cellule staminali intestinali, in condizioni normali, o lo sviluppo di un tumore, quando il gene è alterato”.
L’incidenza dei tumori al colon e retto è ancora molto elevata – ha ricordato Galligioni -. Su una media annua di 3202 casi di tumori registrati in Trentino nel periodo 2013-2016, 336 hanno riguardato il colon e il retto, con una mortalità di 160 pazienti su un totale di 1.386.
Hans Clevers sarà proclamato vincitore durante l’annuale meeting dell’Associazione Americana di Ricerca sul Cancro che si terrà
domenica 11 aprile (in streaming).
La data della
cerimonia a Trento (solitamente al Teatro Sociale) non è ancora stata fissata causa emergenza pandemica. “Seguiremo il decorso della pandemia e prenderemo le decisioni conseguenti – ha affermato Galligioni – nel rispetto dei protocolli di sicurezza. È possibile una cerimonia “virtuale”, ma preferiamo sperare in un evento in presenza, eventualmente rinviato all’autunno”.
La dotazione del Premio Pezcoller è di 75mila euro, e viene assegnato dalla Fondazione insieme alla AACR, l’Associazione Americana di Ricerca sul Cancro che rappresenta molte decine di migliaia di ricercatori in tutto il mondo.
Chi è Hans Clevers
Nato nel 1957 a Eindhoven, Paesi Bassi, si laurea in Biologia nel 1982, in Medicina nel 1984 e Dottorato di Ricerca nel 1985 all’Università di Utrecht. Dopo quattro anni di ricerca ad Harvard, nel 1989, a soli 32 anni, diventa professore associato all’Università di Utrecht.
Dal 2002 al 2012 è direttore dell’Hubrecht Institute, in cui stabilisce anche il proprio laboratorio di ricerca, che ad oggi conta più di 40 ricercatori. Dal 2002 è professore di Genetica Molecolare al Centro Universitario Medico di Utrecht.
Vincitore di 34 premi scientifici nazionali ed internazionali, è membro del comitato editoriale di 7 prestigiosi giornali scientifici e autore di più 690 articoli scientifici, con oltre 120.000 citazioni.
La motivazione del Premio
Il prof. Clevers è stato pioniere nello studio delle cellule staminali intestinali e dello sviluppo del tumore al colon.
Egli ha sviluppato un nuovo sistema per studiare la crescita delle cellule staminali normali e tumorali in laboratorio, chiamato “
organoidi”, applicabile anche ad altri tumori oltre al colon (stomaco, fegato, pancreas, prostata, mammella e cervello), che permette di sviluppare e testare terapie personalizzate per ogni paziente.
La potenza delle cellule staminali è così straordinaria, che da una singola cellula possono derivare in laboratorio tutte le altre, anche le più specializzate.
L’intuizione del dott Clevers è stata di utilizzarle per lo sviluppo di mini-organi, chiamati “organoidi”, che permettono lo studio delle cellule sia normali che tumorali, in condizioni simili alla situazione
in vivo.
Si tratta di una rivoluzione per la ricerca di laboratorio, adottata ormai in tutto il mondo, dalle innumerevoli applicazioni (dalla medicina rigenerativa allo sviluppo di terapie personalizzate).
Dagli organoidi infatti è possibile prevedere la risposta di un tumore a trattamenti specifici per ogni singolo paziente ed anche la tossicità per le cellule sane (finestra terapeutica).